ARCHIVE

07/02/11

ADDIO ITALIA WAVE




La tristezza infinita di scoprire che uno dei festival più importanti d'Europa, uno degli appuntamenti culmine delle estati italiane e soprattutto toscane da 25 anni a questa parte non esiste più.

Il festival Italia Wave (fu Arezzo Wave) trasloca nella Puglia di Vendola, confermando lo status di regione avanzata attenta ad un marketing territoriale e allo sviluppo delle culture giovanili.

Un enorme passo falso da parte della regione Toscana, che mostra ancora una volta la pochezza delle genti che la gestiscono. Non è proprio concepibile come si possa sputare sopra all'opportunità di rendere teatro di un happening così importante la propria terra.

Livorno, città non proprio all'avanguardia nell'offerta di intrattenimento, arte e musica ai suoi abitanti o visitatori svela la sua indole menefreghista e illusa che preferisce stanziare finanziamenti alla struttura del porto e alle attività commerciali e industriali relative, bistrattando quasi completamente la cura della città e di chi ci vive.

Basta passare per piazza XX Settembre, che da quando non è più teatro del classico Mercatino Americano è vuota e desolante. I commercianti tutti chiusi dietro le loro botteghe, a fumare sigarette sull'uscio tutta la mattinata. E che dire del celebre "Effetto Venezia" che per anni portava turisti e curiosi a girare per bancarelle e godere della città labronica travestita da lido veneto?

Figurarsi se qualcuno a Livorno concepiva Italia Wave come "una finestra aperta sul futuro", un opportunità di aprire le porte della città e magari un occasione per sistemarla e renderla più efficente. Niente, occasioni buttate al cesso!

Mi scorrono davanti tantissimi ricordi legati alle estati con l'Arezzo Wave e l'Italia Wave; centinaia di artisti scoperti, concerti vissuti, persone incontrate che arrivavano dalla Sicilia come dalla Svizzera. E ancora Aphex Twin, LCD Soundsystem, Cypress Hill, Anthony And The Johnson, Black Rebel Motorcycle Club, Le Peuple De l'Herbe... Tutto finito.

Dispiace dirlo, ma è giusto che Italia Wave traslochi: Livorno non se lo merita.