ARCHIVE

20/02/11

PISTA C'è LA LISTA ep. 5



1) Death Ambient - River Tigris [Tzadik, 2007]

Fred Frith, Kato Hideki e Ikue Mori ci mettono 8 anni per fare "Drunken Forest". Ambient sinistro e atonale, a tratti rumoroso ma sempre suggestivo, comunicativo e soprattutto esplorativo. "River Tigris" è un paesaggio notturno e solitario, dove la ritmica iniziale ed il banjo aprono ad un violino staziante.

2) Muslimgauze - Death Of Saint Jarnaii Singh Bindranwale [Tantric Harmonies, 2003]

Bryan Jones può vantare una delle discografie più sterminate che si possano concepire, con un suono che partendo dalle suite post-psichedeliche, pian piano si fa influenzare dalla musica ambientale e dalla musica etnica. "Chapter Of Purity" è un disco postumo utile a concepire il periodo iniziale del musicista.

3) Master Musicians of Jajouka - A Habibi Ouajee T'Allel Allaiya [Axiom, 1992]

Questi berberi del Marocco, suonatori di ghaita e percussioni varie, vengono scoperti a fine '60 da Brian Jones alla ricerca di ispirazione psichedelica. Ascoltarli è sempre un esperienza mistica, una musica che ha attraversato secoli rimanendo intatta. Uno standard anche per la più moderna trance music.

4) Sun City Girls - Space Prophet Dogon [Tupelo Recording Company, 1993]

Formati dai fratelli Bishop intorno al 1980, i Sun City Girls sono sempre stati caratterizzati da un suono allucinato ed una predilezione per i lunghi brani strumentali sfregiati da vari feedback, scordature e cacofonie assortite. Il brano è presente in "Torch Of The Mystics", ed è una fusion totale caratterizzata da un salmodiare mediorientale.

5) Shpongle - Electroplasm [Twisted Records, 2009]

Gli Sphongle sono Simon Posford ed il produttore Psy-Trance Raja Ram e dal 1996 propongono una musica che mescola musica orientale, dub, ambient a i suoni psichedelici tipici della goa trance. "Ineffable Mysteries From Shpongleland" è il loro quarto disco e il pezzo è un trip di 10 minuti. Musica che fa bene allo spirito.